“Quando la testa esplode, la risposta non è un farmaco ma un pennarello. In questo post ti mostro come trasformare il tuo caos in una sinfonia di colori e battute salvatempo.”
Introduzione: rompere lo stigma su ADHD e autismo
ADHD e autismo: due etichette che per molti suonano come limiti, ma per me sono superpoteri mascherati da caos.
Questi tratti neurodiversi alimentano la mia curiosità, trasformano ogni idea in doodle vivaci e ogni sfida in un progetto unico.
In questo articolo esploreremo insieme come riconoscere i tuoi punti di forza, accogliere le difficoltà e trasformarle in risorse creative.
Tratti di personalità e Big Five
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Apertura all’esperienza (alta): ogni spunto creativo è un’ipotesi di bellezza—dalla musica all’arte fai-da-te, fino alla magia di Harry Potter.
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Coscienziosità (mediamente alta): pianifico ogni passo con guide dettagliate e planner, pur accettando qualche oscillazione grazie all’ADHD.
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Estroversione (media): amo le relazioni genuine e gli scambi ironici, alternati a momenti di ritiro per ricaricare l’energia.
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Amicalità (alta): empatia e lealtà sono il mio biglietto da visita; le amicizie spontanee diventano legami indissolubili.
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Stabilità emotiva (bassa/media): l’autostima può vacillare, ma l’ironia e l’autoironia sono i miei antidoti per ritrovare equilibrio.
Stile cognitivo: pensiero visivo e problem solving low-tech
La mia mente ragiona per immagini: i concetti prendono forma in doodle colorati, diagrammi semplici e lettering che raccontano una storia.
Quando il budget è ridotto, invento soluzioni low-tech: da organizer fatti con vecchi quaderni a tracker giornalieri disegnati a mano.
Il “problem solving economico” non è solo una strategia, ma un atto di cura verso me stessa e l’ambiente.
Sfide quotidiane e obiettivi
Ogni giorno affrontare l’ADHD significa convivere con attenzione fluttuante e procrastinazione sui compiti noiosi.
L’autismo fa emergere esigenze di routine e chiarezza, ma anche profonde difficoltà quando il mondo diventa caotico.
Per mantenere l’equilibrio mi concentro su obiettivi chiari, micro-routine e pause programmate per non sovraccaricarmi.
Strategie vincenti: doodle, colori e micro-routine
- Doodle terapeutici: dedicare 5 minuti alla mattina per scarabocchiare emozioni o idee.
- Planner a colori: assegnare a ogni attività una tinta differente per stimolare l’attenzione e rendere tutto più piacevole.
- Micro-obiettivi: suddividere i progetti in passi da 10–15 minuti, evitando la sensazione di oppressione.
- Pause creative: alternare lavoro e momenti di gioco visivo—un minuto di lettering, un’idea veloce per un nuovo layout.
Queste piccole abitudini trasformano il caos in un flusso produttivo e creativo.
Conclusione e prossimi passi
ADHD e autismo non sono ostacoli da nascondere, ma risorse da valorizzare.
Riconoscere i tuoi limiti è il primo passo per trasformarli in superpoteri: lascia che il pensiero visivo, l’ironia e la spinta al low-cost diventino la tua forza distintiva.
Nei prossimi articoli ti guiderò nella creazione di strumenti pratici per gestire l’ansia, migliorare la concentrazione e coltivare l’autocompassione.
Raccontami nei commenti quale strategia vuoi provare subito e unisciti al WonderClub per condividere tecniche e successi!
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